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Ricerca: Crea su frumento tenero e duro per miglioramento genetico

23 Feb 2021

Combinando alta capacità produttiva grano tenero con qualità duro

Qual è la differenza tra frumento duro e frumento tenero? Partendo da questa semplice domanda due ricercatori del Crea, Luigi Cattivelli, direttore del Crea Genomica e Bioinformatica e Anna Maria Mastrangelo del Crea Cerealicoltura e Colture industriali, hanno pubblicato un opinion paper su Trends in plant science, un'importante rivista scientifica che spesso anticipa i futuri trend di ricerca, disegnando nuove prospettive per il miglioramento genetico del frumento. Il frumento duro e il frumento tenero sono due specie sì diverse, ma anche molto simili, tanto che, in certe condizioni, è possibile incrociarle tra loro e trasferire geni da una specie all'altra. Il lavoro analizza le differenze tra le due specie e le riconduce a due aspetti principali: differenze "qualitative" come la durezza del seme (che spiega il nome dei due frumenti), la composizione proteica e il colore che, nell'insieme, determinano l'attitudine a produrre pasta, nel caso del frumento duro, o pane e dolci, in quello del frumento tenero. E ancora differenze legate alla capacità di adattamento delle piante all'ambiente (resistenza a stress e cambiamenti climatici) e alla potenzialità produttiva. In particolare, per queste caratteristiche, alcuni studi recenti evidenziano una potenzialità produttiva superiore nel frumento tenero rispetto al frumento duro. Mentre le differenze qualitative (durezza, colore e composizione proteica del seme) sono controllate da pochi geni, quelle legate all'adattamento all'ambiente (resistenza e produttività) sono più complesse e determinate dalla diversa configurazione genomica delle due specie.