Dal settore

Transizione ecologica, così Mario Draghi conquista gli ambientalisti

12 Feb 2021

Mario Draghi mette tutti, o quasi, d'accordo, ambientalisti compresi. A colloquio con il premier incaricato nella serata di ieri, le tre principali associazioni ambientaliste italiane - Legambiente, Wwf e Greenpeace - si dicono tutte fiduciose, perché Draghi è europeista e l'Unione europea ha deciso per la svolta green. Insomma, sa cosa vuole l'Europa e l'Europa vuole la transizione ecologica. Proprio come dice il nome del nuovo dicastero che dovrebbe prendere il posto dell'Ambiente: un super ministero della Transizione ecologica che interagisca con gli altri ministeri, dallo Sviluppo economico all'Agricoltura, e alla cui guida gli ambientalisti hanno chiesto una persona competente e di alto profilo, dicendosi certi che Draghi saprà scegliere il nome giusto e che questo nome piacerà anche al presidente della Repubblica. E' piaciuta alle associazioni, anche la dichiarazione di intenti con cui, raccontano, Draghi ha aperto l'incontro: il Governo dovrà essere europeista, atlantista e ambientalista. Questo, dicono, li rassicura, su più punti di vista, perché non solo intende mettere al centro delle politiche l'ambiente, ma anche perché questo Governo sarà di stampo europeo e posto all'interno del Patto Atlantico. Draghi, dicono Legambiente Greenpeace e Wwf, ci ha fatto sentire in Europa. Il premier incaricato si sa è di poche parole, ma sembra aver toccato le corde giuste.