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Riforma della Politica agricola comune Posizione del Parlamento europeo sul Regolamento sui Piani Strategici

10 Nov 2020

Nel maggio 2018, la Commissione europea ha presentato la sua proposta di riforma della PAC, composta da tre atti legislativi: il Regolamento sui piani strategici (che riunisce al suo interno i precedenti regolamenti su pagamenti diretti e sviluppo rurale), il Regolamento sul finanziamento, la gestione e il monitoraggio della PAC, e il Regolamento che modifica l’attuale testo sull’Organizzazione Comune dei Mercati agricoli (OCM).
Nella proposta si cerca di promuovere un'agricoltura innovativa, resiliente e diversificata per garantire la sicurezza alimentare e rafforzare il tessuto socio-economico delle aree rurali, enfatizzando in particolare la tematica della sostenibilità "per rafforzare la tutela dell'ambiente e l'azione per il clima da parte degli agricoltori, e per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell'Unione in materia di ambiente e di clima". Tuttavia, la proposta del Commissario Hogan delegava agli Stati membri tutte le responsabilità per la pianificazione di una strategia che contrasti questa sfida epocale: di fatto, una ri - nazionalizzazione dell’intervento europeo per il settore agricolo e per le aree rurali.
Data la forte opposizione all’eccessiva sussidiarietà garantita dalla nuova architettura istituzionale, e data la mancanza di miglioramenti significativi nel lavoro delle Commissioni responsabili, all’inizio dell’attuale legislatura il Gruppo S&D ha voluto riaprire le discussioni al fine di arrivare a un approccio molto più ambizioso. Dopo aver votato circa duemila emendamenti in quattro giorni, il 23 ottobre scorso la Plenaria ha approvato il mandato negoziale con cui il Parlamento europeo si presenterà alle negoziazioni inter-istituzionali con Consiglio e Commissione.
Di seguito, un’analisi dei punti principali.

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