Dal settore

Alimentare: Nomisma, italiani promuovono packaging sostenibile

10 Sep 2021

Nove su dieci apprezzano svolta compiuta da aziende del biologico
Piace, agli italiani, il passaggio delle produttrici di cibo e bevande biologiche verso imballaggi più sostenibili. E' quanto emerge dalle anticipazioni di uno studio condotto da Nomisma per Assobio al SanaTech di Bologna secondo cui 9 concittadini su 10 apprezzano la svolta ambientalista, nel packaging, da parte delle aziende 'bio' che, negli ultimi dieci, hanno visto crescere le vendite di prodotti biologici "del 133% anni, raggiungendo il valore di 4,573 miliardi di euro al luglio 2021, dei quali 3,872 nel mercato domestico con circa 23 milioni di famiglie ari all'89% del totale che hanno acquistato cibi e bevande 'bio' almeno una volta nell'ultimo anno". In base allo studio dell'istituto di ricerca bolognese - che ha analizzato il comportamento di sei realtà del settore: Pizzi Osvaldo, Probios, Alce Nero, Naturasì, Scaldasole, Coop I tesori della Terra e Girolomoni - l'impegno alla transizione ad un packaging sostenibile, con l'abbandono della plastica a favore di materiali riciclati e riciclabili e ottenuti da fonti rinnovabile. è considerato in maniera positiva dai consumatori che, nella scelta di un prodotto biologico, privilegiano l'origine (42%) e le caratteristiche delle confezioni (21%). "Questi sforzi" da parte delle società "sono premiati dal consumatore - osserva Ersilia Di Tullio di Nomisma - che posto a scegliere fra la precedente confezione e quella più sostenibile dichiara una netta preferenza per quest'ultima: l'85% sceglie, infatti, il nuovo packaging sostenibile, il 9% dichiara di preferire il precedente e il 6% non rileva alcuna differenza". Fra le caratteristiche riconosciute al nuovo packaging, conclude Nomisma, "prima fra tutte la maggiore sostenibilità e in seconda battuta la maggiore coerenza con i valori di un prodotto biologico".