Comunicati

De Castro: Commissione INTA si dimostra a fianco produttori UE

18 Mar 2021

Approvato oggi all'unanimità il testo dell'europarlamentare PD
 
Bruxelles, 18 marzo 2021. "Con il voto unanime di oggi, la commissione per il Commercio Internazionale ha voluto rimarcare ancora come gli obiettivi della 'Strategia dal campo alla tavola' non possano prescindere dalla politica commerciale dell'Ue".. Così Paolo De Castro, membro PD della commissione Commercio internazionale del Parlamento Ue, ha commentato l’approvazione con 46 voti a favore, 0 contrari e 0 astenuti del testo di cui è relatore e che rappresenterà il parere della commissione Inta – responsabile delle questioni internazionali della Farm to Fork – alle commissioni Agri ed Envi.

"L’Unione europea dovrà giocare un ruolo da protagonista nel passaggio a sistemi alimentari più sostenibili a livello globale, guidando la transizione verso standard basati sul rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, equa concorrenza e protezione ambientale. Serve una vera reciprocità degli standard produttivi per tutti i prodotti importati nell’Unione - sottolinea De Castro - non solo per porre fine a enormi distorsioni di concorrenza, ma soprattutto nell’interesse comune dei nostri partner commerciali. Per questo, chiediamo capitoli vincolanti sullo sviluppo sostenibile in tutti gli accordi commerciali dell’Unione".

"La collaborazione costruttiva tra tutti i gruppi politici ha portato all’approvazione di punti fondamentali, a partire dalla richiesta di una valutazione scientifica ed ex-ante dell’impatto combinato dei target individuati dalla Commissione Ue, nonché di proposte proporzionali al raggiungimento degli obiettivi, che salvaguardino la competitività dei produttori europei. Non solo - prosegue il relatore della commissione Inta - sottolineiamo anche il ruolo cruciale che le Indicazioni geografiche e la politica di promozione possono giocare nell'esportare i nostri standard produttivi; la necessità di trasparenza e tracciabilità lungo la filiera, anche tramite l’etichettatura d’origine obbligatoria di tutti i prodotti; la necessità di istituire collaborazioni con i nostri partner commerciali in materia di ricerca e sviluppo scientifico e tecnologico, affinché i nostri produttori abbiano a disposizione alternative valide per produrre di più, in modo più sostenibile e con meno input".

"Su questo punto – ha concluso l’europarlamentare PD - il fatto che tutti gli schieramenti politici abbiano riconosciuto il ruolo fondamentale dell’innovazione varietale delle piante, mi rende fiducioso in un passo in avanti deciso da parte dell’Unione, che superi la sentenza della Corte di Giustizia Ue sulle Nbts e possa aprire ai nostri agricoltori l’accesso a tutti gli strumenti che la scienza ci mette a disposizione per garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle produzioni".