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(Askanews) - ROMA, 17 DIC - De Castro: da nuova Pac non tagli ma redistribuzione

18 Dec 2021

Su consumo vino correggeremo la proposta in aula, nessun rischio
"Non è corretto dire che ci sono tagli a questa Pac, c'è una redistribuzione e noi dobbiamo redistribuire gli aiuti ed è chiaro che da questo i settori che sono abituati a prendere molto per ettaro avranno un impatto, quindi è bene prendere misure per compensare settori come riso, olio, zootecnia come si sta facendo a livello di Psn". Lo ha detto Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, durante la presentazione del Comagri Report 2021, che fa il punto su Pac, Green Deal e F2F in un anno in cui sono state fatte scelte decisive per la politica agricola europea. De Castro ha ricordato il successo portato a casa nell'ambito dei negoziati per la nuova Pac con la condizionalità sociale, "una grande sfida di rispetto delle norme sul lavoro e per evitare distorsioni di concorrenza tra chi rispetta le regole e chi no. Ora bisogna mettere a terra questa parte, so che il ministro ha avviato un tavolo con i sindacati per stabilire le modalità ma è un fatto straordinario potere dire che chi non rispetta le regole sul lavoro non prende i premi Pac". Per quanto riguarda il Cancer plan e il consumo di vino, De Castro ha spiegato: "non c'è nessun rischio che l'Europa vieti nulla, c'è un dibattito in corso su come rafforzare le regole per combattere questa malattia. Quello che si deve tenere presente e' che consumo di alcol non è uguale in tutti i Paesi europei e la lotta contro l'abuso deve modularsi ed essere diversa. Da qui la differenza, che per noi del sud della Ue è fondamentale, tra uso e abuso di alcol. E sarà questa la correzione su cui ci stiamo applicando: quando questa proposta non legislativa arriverà in aula la correggeremo, come abbiamo corretto quella sulla carne". Quanto al Nutriscore, "che al momento è solo una proposta francese e che stiamo combattendo piuttosto bene, bisogna sapere che oggi se un produttore italiano vende i suoi prodotti a una catena distributiva in Francia e la casa francese dovesse imporgli di apporre il Nutriscore sui suoi prodotti, questa sarebbe una pratica sleale e nessun gruppo distributivo può imporre in modo unilaterale nulla che non sia previsto dalla legge".