(Askanews) - ROMA, 23 NOV - De Castro/2: riforma Pac difende reddito, ambiente e lavoratori
23 Nov 2021"Senza la spinta del Parlamento, punti qualificanti di questo accordo non avrebbero mai visto la luce. A partire dal risultato storico sul fronte dei diritti dei lavoratori: per la prima volta, abbiamo inserito infatti un sistema di condizionalità che eviterà che fondi pubblici finiscano nelle tasche di chi non rispetta i diritti dei lavoratori, ponendo fine alla concorrenza sleale di quegli imprenditori che lucrano a discapito della tutela dei diritti dei lavoratori. Per questo - prosegue De Castro - voglio ringraziare la collega Pina Picierno e tutto il team negoziale del Gruppo S&D, che ha reso possibili questi risultati". "Vogliamo un'agricoltura ancora più forte e competitiva - sottolinea l'europarlamentare PD - capace di garantire la sicurezza alimentare dei nostri cittadini. Per questo, il sostegno al reddito rimarrà un elemento essenziale, accompagnato da misure rafforzate di gestione dei rischi, e da maggiori fondi per il supporto dei giovani agricoltori e per gli aiuti accoppiati ai prodotti in situazioni di mercato meno favorevoli, come pomodoro, barbabietole o riso. In più, coltivazioni emblematiche del Made in Italy, dall'ortofrutta, al vino, all'olivo di oliva, continueranno a essere supportate tramite interventi settoriali ad hoc. Senza dimenticare il sistema delle Indicazioni geografiche e dei consorzi di tutela, che potranno finalmente gestire l'offerta di prodotto e meglio rispondere alle fluttuazioni di mercato". "Questa riforma - sottolinea il coordinatore S&D - determinerà anche il contributo fondamentale della Pac e dei nostri agricoltori al raggiungimento degli obiettivi che l'Unione si è posta con il Green Deal, destinando almeno un quarto degli aiuti diretti agli eco-schemi e almeno il 35% dei fondi per lo Sviluppo rurale a misure ad alto valore ambientale. Ma per vincere le sfide ambientali e sociali che ci attendono, sarà necessaria quella conoscenza delle dinamiche territoriali che caratterizza le nostre amministrazioni regionali: proprio per questo abbiamo voluto salvaguardare il loro ruolo, rendendole protagoniste nella redazione dei Piani strategici nazionali". "Sono serviti anni di negoziato - conclude De Castro - ma ne è valsa la pena per una futura politica agricola forte e davvero comune, più equa e più sostenibile".