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 A rischio tutela Dop e Igp anche nei mercati dei Paesi terzi

A seguito della pubblicazione della domanda della Croazia per il riconoscimento della registrazione della menzione tradizionale Prosek "chiediamo il supporto da parte di tutti gli Stati membri e attori coinvolti nella filiera viti-vinicola e delle produzioni di qualità, perché manifestino la propria opposizione entro i 60 giorni a disposizione a partire dal 22 settembre scorso, e rinnoviamo la nostra richiesta al commissario europeo, Wojciechowski, di intervenire per scongiurare la protezione della menzione tradizionale 'Prosěk'". Lo hanno ribadito oggi in una nota congiunta Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, coordinatori dei Gruppi S&D e Ppe alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, a margine di uno scambio di vedute sul tema con la Commissione europea. Se la registrazione fosse accettata, prosegue la nota, la posizione delle Dop e Igp europee risulterebbe indebolita anche "nel quadro di negoziati commerciali con Paesi terzi, tra cui quelli in corso con Australia, Nuova Zelanda e Cile, che già si oppongono alla protezione completa del 'Prosecco'".