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"Le Indicazioni geografiche italiane sono il più importante asset intangibile che abbiamo che non si può delocalizzare, anche per il valore del marchio dei consorzi e per il capitale organizzativo e l'importanza dei disciplinari. Ma oggi "questo asset intangibile non è valorizzato e invece è importante perché la patrimonializzazione corretta di tutte le pmi che producono Dop e Igp potrebbero permettere una leva finanziaria per sviluppare la crescita". E' l'appello lanciato da Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, oggi al Cibus di Parma dove è in corso un convegno sulle Indicazioni geografiche e le strategie per spingere la crescita dell'agroalimentare di qualità nel post covid, al quale partecipa, tra gli altri, il ministro delle Politiche agricoleStefano Patuanelli, Giampiero Maioli ad di Credit Agricole Italia, moderato da Paolo De Castro, coordinatore del gruppo S&D nella Comagri al Parlamento europeo. "Al mondo della finanza diciamo che ci sono valori da valorizzare, la lettura dei bilanci delle pmi che producono indicazioni geografiche deve essere fatta in un altro modo, perché se non si finanziano adeguatamente le pmi non si riesce ad andare adeguatamente sul mercato dove c'è una richiesta incredibile di agroalimentare italiano". "E' importante e strategico che le imprese finanzino i consorzi di tutela che hanno il compito importante di studiare bene i disciplinari, dobbiamo essere coordinati per la sfida della sostenibilità. L'Italia deve avere la leadership in Europa e al governo, al ministro dell'Agricoltura qui presente, che è sempre sensibile, diciamo che stiamo scrivendo la nuova politica della qualità e siccome l'Italia deve avere una leadership in Europa e puntare a guidare il cambiamento, e non a subirlo".