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(Labitalia) - ROMA, 05 LUG - De Castro, 'voto Pac a ottobre, ora 2 mesi per tradurre accordo in testo legge’

05 Jul 2021

La futura Pac per il periodo 2021-2027 da un punto di vista finanziario rappresenta il 31,95% del budget totale dell’Unione europea, con una dotazione di 386,6 miliardi di euro ed è indirizzata a sostenere quasi 7 milioni di aziende agricole europee. L’Italia si è vista assegnare quasi 50 miliardi di euro. “Non sono pochi”. E’ l’opinione di Paolo De Castro europarlamentare del Pd, coordinatore del Gruppo S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, interpellato dall’Adnkronos sui prossimi step della riforma della Pac di recente approvata dal ‘Trilogo’ ovvero dai rappresentanti di Commissione, Parlamento e Consiglio e Commissione della Ue e dal Consiglio Agrifish, composto dai ministri dell'agricoltura e della pesca dei 27 Stati membri. "Ma se non allarghiamo l’alleanza politica e il consenso dell’opinione pubblica intorno alla Politica agricola europea – avverte De Castro - nel 2027 il budget sarà tagliato.
Le nuove regole sul condizionamento sociale, che rispettano i diritti dei lavoratori, vanno in questa direzione, nel senso di una Pac più giusta…il mondo cambia, - aggiunge - oltre all’aspetto ambientale è stato introdotto il terzo pilastro, a tutela dei diritti dei lavoratori, che ha allargato molto il consenso”.
La Pac entrerà in vigore dal 1 gennaio 2023, ma ora deve passare sotto le mani esperte dei giuristi-linguisti. Si prevede un periodo di almeno due mesi, durante i quali l’accordo politico dovrà essere trasformato in testi legislativi, in articoli e commi. "Non è un lavoro semplice perché, nelle varie traduzioni, gli aspetti giuridici possono essere interpretati in maniere diverse. – spiega De Castro - A settembre, si presume, la commissione Comagri del Parlamento Ue voterà la Pac e, se tutto andrà bene e celermente, in ottobre ci sarà il voto in plenaria". La Pac dunque è in dirittura di arrivo ma bisognerà vedere quanto sarà ampia la maggioranza "certamente ci sarà qualcuno che voterà contro – sottolinea l’ex ministro dell’Agricoltura – e conta avere un grande sostegno, magari avere l’85-90% del consenso dei deputati europei in plenaria, diverso è se ci sarà il 65% a favore. Ma il rischio che si vada sotto il 50% è da escludere”. La nuova Pac da una parte, sempre più green, equa e flessibile e, dall’altra, nuove risorse per l’agricoltura che arriveranno dal Pnrr. Nel Recovery ci sono tante risorse per l’agricoltura anche se non dirette, sono soldi rivolti soprattutto alle infrastrutture. Qualche esempio ? "Mi auguro ad esempio – sostiene De Castro - che le bonifiche possano avere un bel piano invasi, che vengano realizzati progetti per la banda larga nelle zone rurali e che saranno realizzate strade rurali o la meccanizzazione verde per lo svecchiamento del parco macchine agricole" conclude De Castro.
"Nessuna norma nazionale può dare un patentino biologico all’agricoltura biodinamica. Sul biologico esiste un regolamento europeo che fissa dei parametri e quindi non si può equiparare la biodinamica al biologico perché bisognerebbe cambiare le regole europee", dice poi. "Non si può fare giuridicamente, - prosegue De Castro- perché come dicono i giuristi il Regolamento europeo è norma di diritto superiore. La legge sul biologico porta la mia firma di 13 anni fa, quando sono stato ministro sotto il governo Prodi, ed ora si è trovata la quadra, è stata approvata da tutti i gruppi. Bisogna andare avanti". Sulla biodinamica dunque, per De Castro, "si fanno solo chiacchiere, i tentativi semmai si devono fare a Bruxelles". La biodinamica è dunque "una bolla mediatica, non cambierà niente, perché per avere la fogliolina verde, simbolo dell’agricoltura biologica, - chiosa De Castro - bisogna rispettare il regolamento europeo. Niente di fatto".