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(Ansa) - ROMA, 06 MAG - Legge pratiche sleali, Italia ha tre mesi per applicarla

06 May 2021

De Castro, dl deve integrare testo comunitario con articolo 62
Manca ancora l'ultimo miglio per rendere concrete in Italia le norme contro le pratiche sleali nel commercio per i prodotti agricoli e alimentari che, ogni anno comportano circa 350 milioni di euro di danni nelle filiere. Dopo il recepimento della direttiva del 17 aprile 2019 da parte dei due rami del Parlamento a fine aprile, il Governo ha tre mesi di tempo per varare il decreto legislativo che renderà applicabile a tutti gli effetti le norme. Si tratta di un provvedimento interministeriale che coinvolge oltre al ministero delle Politiche agricole, anche quello di Grazia e giustizia che deve integrare la parte delle sanzioni che potranno essere comminate per chi non rispetta le regole e lo Sviluppo economico. "Mi auguro che si possa completare al più presto l'iter legislativo", fa sapere all'Ansa l'europarlamentare S&D e relatore della direttiva, Paolo De Castro, evidenziando che il provvedimento è diventato già legge in Francia, ma anche in Grecia, Lituania e la Slovenia, tre Paesi questi che comunque non avevano una legislazione su questa materia. "In Italia - spiega ancora De Castro - il lavoro è più complesso perché occorre integrare l'articolo 62 previsto dalla nostra legislazione con l'articolo 7 della direttiva, in modo da rendere coerenti i testi. Poi potremo arrivare a costituire l'Authority di contrasto, per la cui titolarità il Parlamento ha indicato l'Icqrf, Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi. L'obiettivo - conclude - è mettere fine a ritardi nei pagamenti delle fatture, ad aste elettroniche al doppio ribasso che penalizzano gli agricoltori, con prezzi spesso al di sotto dei costi di produzione, ma anche, appunto, a vendite sottocosto, ricarichi di spese per pubblicità dei prodotti non richieste, e altre azioni che attualmente rendono iniqua la distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare".