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(Labitalia) - ROMA, 11 NOV - Ue: De Castro, 'oltre 10 mld per sviluppo rurale per Italia 1,22 mld'

11 Nov 2020

(Labitalia) - ROMA, 11 NOV - "Un'iniezione di liquidità senza precedenti, oltre 8 miliardi di euro, che si sommano a un anticipo di 2,6 miliardi dei fondi per lo Sviluppo rurale, disponibili già nel 2021 e 2022, per rilanciare un'agricoltura più sostenibile, resiliente e innovativa, dopo l’epidemia del Covid-19". Così Paolo De Castro, relatore per il Parlamento europeo della parte agricola dello Strumento europeo per la ripresa (Eri), dopo l'accordo raggiunto ieri a Bruxelles, dopo solo due round negoziali con il Consiglio Ue, sulla mobilitazione dei fondi Next Generation Eu per lo Sviluppo rurale. "A fronte delle difficoltà senza precedenti affrontate dal settore agricolo e agroalimentare - spiega De Castro - l'Unione europea mette a disposizione un pacchetto totale di sostegno alla ripresa di oltre 10 miliardi, con una quota nazionale per l’Italia pari a circa 1,22 miliardi. Si tratta però solo di un punto di partenza, in quanto questi fondi potranno essere co-finanziati con ulteriori risorse nazionali, moltiplicandoli fino a 5 volte nel caso in cui gli Stati membri lo vogliano. Abbiamo voluto dare un chiaro indirizzo verso una ripresa economica nel nome della resilienza, della sostenibilità e della digitalizzazione, e in linea con gli obiettivi delineati dal Green Deal europeo". "Per questo almeno il 55% dei fondi dovrà supportare giovani e piccoli agricoltori, e soprattutto - prosegue De Castro - investimenti che promuovano lo sviluppo sociale ed economico delle aree rurali, tramite l’agricoltura di precisione, la digitalizzazione e la modernizzazione dei macchinari, il miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro, la promozione di filiere corte e mercati locali, lo sviluppo di energie rinnovabili, economia circolare e bio-economia, l'accesso alla banda larga. Per tutti questi investimenti, agricoltori e operatori agro-alimentari potranno essere supportati al 75% delle spese sostenute, rispetto al 40% attuale. In più, abbiamo innalzato il livello massimo di aiuto al primo insediamento dei giovani agricoltori dagli attuali 70mila, fino a 100 mila euro".