Agenzie

(Ansa) - BRUXELLES, 14 SET - Agricoltura: 38,7 mld a Italia da Ue, anche Ricovery

14 Sep 2020


De Castro (Pd): lavorare per avere fondi già dal 2021
 
(Ansa) - BRUXELLES, 14 SET - Per finanziarie le sue politiche agricole l'Italia potrà contare, nel periodo 2021-2027, su fondi Ue per circa 38,7 miliardi di euro a prezzi correnti. Una cifra comprensiva dei 925 milioni che arriveranno dal Recovery Fund, una delle quota più ampie tra quelle in cui sono stati ripartiti gli otto miliardi aggiuntivi stanziarti per la Politica agricola comune (Pac) con il piano di rilancio Next generation Eu. L'Italia dovrebbe ricevere nel 2021 anche un anticipo di 298,7 milioni per lo sviluppo rurale, deciso dai Capi di Stato per tutti i Paesi Ue. E' quanto emerge dall'elaborazione di dati della direzione generale Bilancio della Commissione europea. L'Italia, inoltre, potrà contare su una dotazione per i pagamenti diretti da 25,4 miliardi ed è il primo Paese per contributi per i programmi nazionali per il settore del vino, con 2,3 miliardi Ue. Per il comparto dell'olio di oliva arriveranno 242 milioni e per quello del miele 36 milioni. "Da come si era partiti, con i tagli proposti nel 2018 dalla Commissione Juncker, possiamo dire che la spesa Pac ha tenuto - commenta l'eurodeputato Paolo De Castro (S&D, Pd) - anzi se si considera il 2020 a prezzi correnti il bilancio agricolo Ue è leggermente aumentato". De Castro è il relatore della parte del regolamento 'omnibus' che si riferisce all'agricoltura. Si tratta del provvedimento con cui l'Europarlamento contribuirà a definire i dettagli della distribuzione del fondo per la ripresa. "Ora - sottolinea l'ex ministro italiano, eurodeputato dal 2009 - dobbiamo batterci per rendere disponibili i fondi aggiuntivi già nel 2021". Secondo l'impianto del Recovery Fund, infatti, i finanziamenti dovrebbero esserci solo a partire dal 2022. "Dobbiamo cercare in tutti i modi di anticiparli - insiste De Castro - per poter dare subito risposte alle conseguenze della pandemia". "Per velocizzare - aggiunge - si sta pensando di inserire tutto nel regolamento per il periodo transitorio sulla Pac, che estenderà di due anni l'attuale Politica agricola". La Commissione voleva limitarsi a un anno, "ma la volontà di Europarlamento e Consiglio è chiara", sottolinea De Castro, "la transizione sarà di due anni, fino al 31 dicembre 2022". Per lo sviluppo rurale. tra fondi del quadro finanziario 2021-27 e supplemento del Recovery Fund, all'Italia nei prossimi sette anni andranno contributi Ue per 10,7 miliardi, cui dovranno aggiungersi i co-finanziamenti regionali. "La Commissione e l'Europarlamento proponevano di più perché i finanziamenti per lo sviluppo rurale sono essenziali per la transizione verde e digitale", spiega De Castro. L'accordo tra i capi di Stato ha dimezzato le risorse, consentendo però di anticipare i fondi del quadro finanziario pluriennale al primo anno. E si potrebbe consentire di aumentare il contributo alle regioni più volenterose su ambiente, clima e nuove tecnologie, con "la quota di finanziamenti regionali che potrebbe essere resa più flessibile", dice De Castro. "Nel testo dell'omnibus - prosegue - vorremmo quindi inserire la possibilità di contribuire di più per chi voglia finanziare i programmi in innovazione verde e agricoltura digitale".